"Trovo straordinario che l immagine, diversamente dal pensiero, non imponga alcuna opinione alle cose. In ogni operazione del pensiero è sempre implicito anche un giudizio sugli oggetti, sugli uomini,su una città o su un paesaggio.Il vedere invece trascende dalle opinioni; guardando una persona un oggetto o il mondo noi sviluppiamo un rappporto autentico, un attitudine sganciata da qualsiasi giudizio, in fondo percepiamo a livello puro. L'atto del vedere è percezione e verifica del reale, ovvero un fenomeno che ha a che fare con la verità, molto più del pensiero, nel quale invece ci smarriamo più facilmente allontanandoci dal reale.Per me vedere significa sempre immergersi nel mondo, pensare, invece prenderne le distanze. E dato che la mia mente funziona a livello intuitivo, l immagine è per me la forma espressiva e recettiva per eccellenza".
Questa citazione tratta dal libro "L ATTO DEL VEDERE" di Wim Wenders, esprime a pieno quale debba essere la funzione di chi come me realizza attraverso la fotografia una propria coscienza visiva che va al di là del semplice osservare e che si basa invece sulla ricerca dell essenziale.
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